domenica 1 maggio 2011

Muore Saif Al Arab

Dopo un discorso di ottanta minuti in cui Gheddafi ha denunciato pubblicamente il tradimento del suo amico Berlusconi, nell’occasione definito “un criminale”, ed in cui ha promesso guerra all’Italia, giunge la risposta armata della NATO che in un raid aereo bombarda la casa in cui Gheddafi e famiglia dimoravano, uccidendo il suo sesto figlio Saif Al-Arab, figlio della seconda moglie, e altri tre nipoti. Saif Al Arab e’ quel ragazzo che frequentava l’universita’ a Monaco di Baviera, ben conosciuto dalle autorita’ locali per la sua invadente personalita’, colleziona denunce per disturbo della quiete pubblica (la sua Ferrari e’ rumorosa), risse in discoteca e contrabbando di armi.
Poco prima del bombardamento Gheddafi ha inveito contro l’Italia, accusando di non avere un Parlamento e di sottostare al regime fascista rinnovato da Berlusconi & Co. Ha sostenuto di non avere nulla contro il popolo italiano ma al tempo stesso ha promesso guerra rinnegando il patto di amicizia siglato nel 2008.
Il conflitto e’ ora bilaterale, ci si attende un attacco, chissa’, qualche missile, forse Lampedusa e’ a portata di tiro, saremo in stato di guerra effettiva, non piu’ ufficialmente impegnati in missioni umanitarie, e Gheddafi e’ rifornito da armi sovietiche che provengono dal CIAD e dal Niger, insomma, il nostro Paese potra’ costituire scenario di morte.
Cio’ che rimane vagamente latente, almeno a parere di chi scrive, e’ quell’affermazione urlata in TV, “Berlusconi ha commesso un crimine”, dal sapore particolarmente amaro, vendicativo, quasi un monito al popolo italiano.
Fiumicino, 1 maggio 2011 h. 4.20 am. Mario R. Zampella









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