domenica 18 dicembre 2011

Hobo Aggredito e Derubato

Accade ancora, che un clochard in pieno centro a Bologna, sia aggredito da un gruppo di ragazzi annoiati, che forse per scommessa, o forse per affermare la propria supposta superiorita’, usano violenza gratuita contro chi, oltre a vivere lo svantaggio di una vita senza dimora, ha la debolezza strutturale di un uomo di 74 anni. Accade ancora, che in una fredda notte d’inverno, la follia prevale sulla ragione, che lo scherzo diviene tragedia, e accade ancora che i poveri siano ulteriormente deprivati di quel poco che possiedono, 200.00 euro, un orologio e i documenti. Il recente sanguinoso episodio di Firenze fa scuola, gli adepti del pensiero razzista vivono in silenzio, poi di tanto in tanto rimarcano la propria presenza, la loro dottrina, un passaparola che solca l’Italia, l’Europa, una rete che affonda le radici nella intricata ragnatela dei nazisti scampati alla giustizia di Norimberga. Riconoscibili dalla vilta’ che li ha sempre caratterizzati, dalla ignominia di cui sono stati sempre portatori insani, e dalla violenza esplicitamente e volgarmente gratuita. Le matrici di queste vicende hanno impronte note e risapute. Le telecamere del centro di Bologna potranno rilevarle. 
Un passante vedendo la scena ha chiamato la Polizia la quale a sua volta ha allertato l’ambulanza. Il clochard e’ stato curato al Sant’Orsola e dimesso con una prognosi di dieci giorni. Ora dorme, proprio qui, in questa stanza.
Bologna 18 dicembre 2011 h. 11.30 pm. Mario R. Zampella










venerdì 16 dicembre 2011

Lucio Magri. Etica Sociale.

In occasione della recente scomparsa di Lucio Magri, determinata da una delle scelte piu' radicali che un uomo puo' operare nel corso della propria esistenza, quella di porre volontariamente termine al percorso di vita che lo riguarda, senza “se” e senza “ma”, il dibattito si acuisce sul tema fra i piu' dibattuti dalla filosofia e cioe'  se il diritto alla vita, come sempre piu'  spesso viene affermato sacrosanto, inerisce anche al diritto alla morte. Veniamo al mondo inconsapevoli di cosa la vita rappresenti nel suo significato piu'  profondo, tant'e' che, sino all'eta'  che delimita l'infanzia dall'adolescenza, la morte non ci riguarda, quasi non esistesse o comunque non invade la nostro immaginario se non quando viene annunciata dai media o, per forza maggiore, la incrociamo sul nostro cammino guardandola con circospezione. Eppure essa e'  li  a guardare noi, per la semplice ragione che siamo in vita e solo tale espressione organica contempla, come le due facce di una moneta, anche la morte. Vita e morte non coesistono, si avvicendano nei rispettivi ruoli, a volte cortesemente, a volte sgarbatamente, ma innumerevoli sono i casi in cui la vita perde il suo significato intrinseco piu'  autentico, e la morte annuncia la sua presenza quasi in veste liberatoria, portatrice di sollievo e serenita', per la vittima e per gli astanti. Molteplici sono i casi registrati dove la fine della vita rappresenta la fine di una lunga sofferenza ed altrettanti, nel corso della storia, sono i casi in cui la sofferenza non e' esclusivamente rappresentata dalle pene fisiche ma da un tormento interiore che a lungo andare corrode in maniera incisiva il respiro vitale. Meno frequenti, invece, i casi in cui, in assenza totale di sofferenza alcuna, si decide di staccare la spina, una sorta di curiosita' soddisfatta circa il mondo dell''aldila'. Dall'adolescenza in poi, il concetto di morte entra in punta di piedi nei labirinti limbici della coscienza, e via via, ne prendiamo confidenza, sino all''eta' matura, in cui siamo per certi versi allenati per affrontare l'evento con il coraggio necessario e la consapevolezza della sua inevitabilita'. E come era logico che fosse, anche in ambito giuridico, la questione del fine vita, ha assunto rilevanza di spicco, se non altro, come si e' gia'  detto, per il riconoscimento dei diritti fondamentali dell''uomo, dall'inizio della sua esistenza in vita in poi. Lucio Magri ha scelto la dolce morte, in Svizzera, su precisa propria disposizione, benche' fosse sano e non sofferente, se non di una banale depressione. A sua richiesta gli e' stato riconosciuto il diritto di licenziarsi dalla vita, come un qualsiasi impiegato rimette le proprie dimissioni, recando sofferenza a noi testimoni per una scelta ancora cosi' inusuale da accettare. Quasi in tutto il mondo, la morte assistita rappresenta ancora un omicidio o l'istigazione al suicidio, entrambi delitti a norma di codice penale, sebbene la Costituzione italiana riconosca, in caso di malattia, il diritto alla scelta della cura, implicitamente consentendo il diritto al rifiuto di ogni eventuale e possibile terapia, oggi contemplato dal bio testamento. Interviene inoltre in gioco la contraddizione esistente fra la morte imposta quale atto punitivo per delitti commessi e l'esaltazione della vita quale divino dono supremo. Non v'e' dubbio alcuno che la vita sia un grande miracolo universale, da tutelare e rispettare in ogni sua manifestazione, e, proprio in virtu' dell'enorme rispetto a Lei dovuto, dovremmo in piena coscienza stabilire quali siano i confini entro cui una vita possa essere considerata degna di essere vissuta o meno, non per questo relegando la soluzione alla sua fine, sebbene l'eventuale estrema scelta appartenga sempre all'individuo che ne e' l'unico depositario, ma sviluppando un etica che ne riconosca il senso piu' autentico e lo rifletta per quanto possibile in ogni ambito e contesto sociale. Ma in fondo siamo tutti figli delle stelle.
Bologna, 16 dicembre 2011 h. 12.44 am. Mario R. Zampella







mercoledì 14 dicembre 2011

CERN di Ginevra. Verso la TOE.

Ieri, al CERN di Ginevra, si e’ tenuto il tanto atteso seminario in cui due gruppi di lavoro, Atlas e MCS, hanno sperimentato ancora, ognuno autonomamente, la ricerca della particella di Higgs, tristemente famosa come particella di Dio, tessera importante del mosaico completo che vede allineate tutte le restanti particelle dotate di massa. Peter Higgs, nel momento topico in cui si sono registrati i “crash” fra le particelle lanciate a velocita’ di circa il 99.9 per cento di quella della luce, ha esclamato “Oh my God”, proprio perche’ il “range” elettronico entro cui la particella di Higgs dovrebbe esistere, si e’ ristretto, fornendo cosi’ una sorta di traccia ulteriore per la sua possibile scoperta definitiva. Essa sarebbe associata al campo di Higgs, uno spazio responsabile della massa di tutte le altre particelle, e la sua confutazione (finora la teoria si basa su pure supposizioni) chiarificherebbe molti dei quesiti irrisolti, legati all'antimateria, alla materia oscura ed all'energia  oscura, se non persino le ragioni dell'asimmetria dell'universo o la confutazione della teoria supersimmetrica.
Ad ogni buon conto, gli scienziati si ritengono soddisfatti, confidando nella politica dei piccoli passi che poco a poco conducono alla comprensione unitaria di tutto cio' che ancora e' mistero, ovvero la tanto sospirata Teoria del Tutto.
Bologna, 14 dicembre 2011 h. 12.43 a.m. Mario R. Zampella









giovedì 8 dicembre 2011

Antimateria Specchio dell'Universo

Ieri il Prof. Angelo Carbone ha tenuto una breve conferenza presso l’aula magna del dipartimento di Fisica dell’Universita’ di Bologna, relativamente ai recenti risultati ottenuti nella sperimentazione della violazione di simmetria nel mondo subatomico. L'esperimento ha riflessi importanti per la comprensione dello stato attuale dell'universo, in cui sussistono residue tracce evidenti di antimateria con la grande prevalenza della materia che lo compone e di cui siamo parte integrante. La simmetria in fisica e'  un concetto che non ha riferimenti al campo architettonico o geometrico, anche se ne ricalca l'essenza fondamentale. Il suo significato va individuato nei principi di conservazione o di invarianza che riguardano il moto, l'energia ed il momento angolare di ogni particella. Detti assiomi stabiliscono in via universale che in ogni luogo dello spazio valgono le stesse regole matematiche a prescindere dal luogo in cui l'evento si verifica. Se l'universo fosse perfettamente simmetrico, avrebbe quantita' in parti uguali di materia ed antimateria. Al contrario, poco dopo l'esplosione del Big Bang, questa simmetria ha registrato un decadimento progressivo, sicche' nel processo di annichilamento fra particelle ed antiparticelle, con conseguente liberazione di energia, ha prevalso la materia che costituisce la gran parte dell'attuale Universo. Le antiparticelle sono oggi prodotte nei grandi acceleratori ed Angelo Carbone collabora attivamente col CERN di Ginevra e l'Istituto Nazionale per l'Energia Nucleare di Bologna e proprio in tempi recenti, con il collega Vincenzo Vagnoni, sono riusciti a registrare, appunto, una nuova violazione della simmetria, tecnicamente definita violazione CP, diretta o indiretta, in cui i quarks charm, che rappresentano una categoria dei mattoni fondamentali della materia, hanno subito il mutamento che li ha visti trasformare in antiparticelle. Gia' in passato, precisamente nel 1964, Val Fitch e James Cronin, ebbero un successo analogo, che gli e' valso il premio Nobel per la fisica nel 1980, e nel 2002, per i progetti BaBar e Belle, che hanno confermato ancora una volta la violazione di simmetria.
L'esperimento apre nuove prospettive nello studio della materia ed antimateria, in particolare porrebbe le basi per la trattazione e comprensione di una nuova fisica. L'antimateria rappresenta lo specchio della materia, con carica elettrica opposta, e nulla ancora dimostra che non esista un Universo parallelo al nostro, perfettamente uguale ma con carica negativa e col quale potremmo annichilirci in una sorta di Big Bang al contrario, definito Big Crunch ovvero singolarita' finale.
Bologna 08 dicembre 2011   Mario R. Zampella









venerdì 2 dicembre 2011

Transparency International

La classifica internazionale sul tasso di corruzione di ogni paese elaborata da Transparency International, vede l’Italia al 69° posto, ormai sempre piu’ oggetto del degrado morale a cui ben il 66% del mondo soggiace. E la questione riemerge in tutta la sua portata, nella ricerca delle concause che determinano l’infedelta’ alle istituzioni, semplicisticamente individuate nei redditi inadeguati al sostegno del tenore di vita che il consumismo via via impone al mercato. La crisi mondiale sarebbe quindi in parte una conseguenza logica della scarsa attendibilita’ giuridica che i paesi corrotti dimostrano agli investitori internazionali, ma a veder le cose da un’altra angolazione, si potrebbe arguire che proprio nel momento di maggior bisogno, si manifesta la tendenza alla sfiducia nelle istituzioni con logica conseguente infedelta’. Non a caso Paul Krugman, nobel per l’economia, giorni or sono ha rammentato a coloro che accusano i manifestanti del movimento “Occupy” di scarsa serieta’, che molti serissimi personaggi, in recente passato, hanno garantito che la bolla immobiliare non esisteva. Che la crisi sia una mera simulazione computerizzata o un dato di fatto concreto, la realta’ quotidiana impone giri di vite che hanno memoria solo nel lontano dopoguerra, e cio’ non giustifica affatto l’incremento del fenomeno, dettato non solo da motivi economici. Concorrono infatti alla base della corruzione diversi fattori concomitanti, che vanno dai conflitti interni di potere fra fazioni politiche e militari, finanche religiose, sino alla condizione di indigenza esasperata che regna ormai in diverse nazioni mondiali. Quando lo Stato, quale entita’ rappresentativa di una nazione, ha scarso potere collante fra i suoi cittadini per l’esempio negativo dimostrato, ogni coscienza sociale e’ minata nella sua essenza, da cui nasce e cresce in progressione, la sfiducia e l’istinto imitativo di cio’ che viene esemplarmente e pubblicamente rappresentato. Il movimento “Occupy”, si’ nasce da una esasperazione economica che stringe il collo ai limiti del tollerabile, ma si oppone parallelamente all’equazione per cui ogni condizione di miseria porrebbe di fatto nell’illegalita’ diffusa chiunque la viva in prima persona. L'onesta' ha un prezzo, che si tratti di un costo morale o materiale, ed il suo peso e'troppo elevato, probabilmente imposto perche' nessuno sia esente dall'infezione capillare della corruzione.
Bologna, 02 dicembre 2011 h. 1.04 p.m. Mario R. Zampella