lunedì 26 settembre 2011

Bologna, Due Eventi Due Misure

Presso la Sala Borsa di Bologna, biblioteca multimediale d’eccellenza, si e’ tenuta ieri 24 settembre 2011, la conferenza che ha visto presenti i protagonisti dell’ultima missione spaziale presso la stazione orbitante ISS, l’equipaggio di cui parte erano anche i due astronauti italiani Paolo Nespoli e Roberto Vittori. L’incontro a Bologna non e’ dovuto al caso. E’ proprio qui infatti che e’ stato concepito l’AMS l’Alpha Magnetic Spectrometer, uno strumento atto alla registrazione dei raggi cosmici, assemblato alla stazione spaziale con l’intento di indagare sulla natura della materia oscura e dell’energia oscura. Presenti inoltre, istituzioni comunali e del polo universitario bolognese, Magnifico Rettore incluso e rappresentanti dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
Paola Catapano, divulgatrice scientifica in forza presso il laboratorio del CERN di Ginevra, ha mediato l’incontro con l’equipaggio dello Shuttle, che lo scorso 29 aprile 2011, dopo alcune difficolta’ tecniche, ha salpato l’ancora verso il cosmo.
Il pubblico, formato per lo piu’ da studenti bolognesi, ha accolto con grande entusiasmo l’evento,
partecipando con vivo interesse e curiosita’. Uno ad uno, gli astronauti hanno riassunto le proprie
considerazioni sull’esperienza vissuta, con l’ausilio di filmati ed immagini tratte dal viaggio spaziale.
In serata, quasi come un feed-back Lorenziano, il neo Sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha preso parte alla cena organizzata dall’associazione “Amici di Piazza Grande”, incontro simbolico in cui una rappresentanza dei senzatetto bolognesi ha provveduto alla preparazione materiale del menu, incluso il servizio e lavaggio finale delle stoviglie, con proiezione di filmati e immagini della triste realta’ bolognese. Il Sindaco e’ intervenuto con un breve discorso, in cui ha auspicato, naturalmente, un futuro in cui il problema della poverta’ appartenga finalmente alla memoria storica della societa’.
Due eventi a Bologna, che lasciano riflettere molto sulla destinazione delle risorse economiche e di quali siano le priorita’ della loro destinazione.
Bologna 25 settembre 2011, h. 10.34am. Mario R. Zampella








sabato 24 settembre 2011

Piu' Veloci della Luce

Una delle costanti cosmologiche universali, la velocita’ della luce, ha perso il suo riferimento assoluto che vedeva nel valore di 299.792 km/s il limite insuperabile a cui ogni particella potesse viaggiare. L’esperimento effettuato dal CERN di Ginevra, ha dimostrato che un gruppo di neutrini, lanciati lungo il percorso sotterraneo che unisce il CERN e il Gran Sasso, per una lunghezza di 732 Km, ha impiegato 60 nanosecondi in meno della luce per giungere a destinazione. Le implicazioni sono importanti, in relazione al costrutto einsteniano della relativita’, che fissava appunto detta velocita’ quale una delle costanti assolute dell’universo. Egli elaboro’ la teoria sulle basi degli assunti newtoniani, allargandone le deduzioni, che nel corso del ’900, sono state via via confermate dall’osservazione della comunita’ scientifica. L’ultima scoperta scardina per qualche verso la teoria della relativita’, nel senso che non ne viene contestata l’attendibilita’ in toto, ma probabilmente verra’ inglobata in un contesto di vedute ancora piu’ ampie. I neutrini sono particelle volubili di tre specie, la cui caratteristica consiste nell’oscillazione periodica da una specie all’altra. Come mutanti che canbiano volto a seconda delle circostanze, esse danzano dallo stato “tau” al “mu” o all’”elettronico”, portatrici di una massa quasi insignificante, prossima a quella dei fotoni. L’esperimento e’ confermato, ora gli studi dovranno stabilire tutte le variabili ad esso collegate con i relativi accorgimenti che ne modellano il nuovo status.
Bologna, 23 settembre 2011 h. 10.45 am. Mario R. Zampella







venerdì 9 settembre 2011

Twin Towers Dieci Anni Decomposti

Dieci anni da quel tragico 11 settembre, in cui si e’ consumato uno degli eventi piu’ drammatici del XX secolo, avvolto da mille sospetti di autenticita’, di complicita’ eccellenti, conspiration theory, omerta’ conclamate, bocche cucite e cadaveri in abbondanza. La storiografia ufficiale merita il rispetto che il metodo scientifico le attribuisce, ma, anche la scienza vacilla in paludi melmose, in cui e’ difficile individuare risultati attendibili avvalorati dal metodo in parola.
Dieci anni, in cui si sono consumate due guerre, ancora in corso, senza peraltro giungere alla conclusione delle ragioni per cui sono state promosse. Bin Laden e’ stato catturato, ucciso, Al Queda costituisce sempre il pericolo numero uno eppure in Afghanistan e in Iraq la calma stenta a rientrare, il conflitto e’ sempre aspro, suscettibile di estendersi in quel della Siria, come gia’ in atto in Libia, se non persino nella roccaforte araba.
La democrazia, quella democratica, ha mille ragioni per abbattere i dispotismi che rallentano l’evoluzione generale del globo, ammesso che la sola realta’ in cui la vita si esprime, sia quella che ci circonda. Thierry Meissan, giornalista d’inchiesta, pone seri dubbi alle verita’ ufficiali che la storia registra quotidianamente.
Siamo nel 2011, sono trascorsi 10 anni di quale tempo, il tempo supersimmetrico che equivale alla radice quadrata del tempo convenzionale, di quale dimensione, di quale universo, che vede ancora le Twin Towers ferme ed integre. Quante incongruenze ed errori, i grandi della terra sbagliano, uccidono, ma non pagano mai, la peculiare immunita’ che li circonda rende di fatto la giustizia un semplice optional il cui beneficio e’ o non e’, a seconda dei casi, fruibile. E aspettiamo, in sala d’attesa, che qualcuno si degni di chiamare il prossimo numero, nel disgusto vomitevole dei favoritismi clientelari e monetari, inseriti nella cornice squallida della rappresentazione virtuale e falsa dell’ologramma di turno, dei bit quantistici della costante di Planck, del puzzo digitale di intelligenze artificiali. Dieci anni, un soffio, un respiro, alito pesante di un’era putrefatta.
Bologna, 09 settembre 2011 h. 3.58 pm. Mario R. Zampella