venerdì 27 aprile 2012

Prossime Elezioni Italia-Francia

Il ballottaggio che vedra’ il prossimo 6 maggio, la sfida per la presidenza della Francia, coincidera’
con il primo turno elettorale dei 1014 comuni interessati in Italia per i mandati dei sindaci al
termine del loro operato. Sara’ interessante, anche se non certamente esaustivo, tracciare un
parallelo che potra’ rivelare gli umori generali alla luce di un quadro piu’ ampio che vede il nostro
Paese sempre piu’ parte integrante del sistema Europa, dal giorno in cui il Governo Monti 
ha fatto il suo ingresso. Hollande e Sarkozy si scontreranno su terreni ovviamente antitetici, ma cio’ che val la pena di considerare, per una visione piu’ completa, sono le recenti dimissioni del 
Premier olandese Mark Rutte, e la crescita del consenso verso Marine Le Pen. Lo scacchiere 
politico europeo sta assumendo in seno la prerogativa Baumaniana della “liquidificazione”, di cui in Italia l’esempio tragico e’ rappresentato da Grillo ed il suo movimento. Nel mentre l’economia ansima, nell’asfittica austerita’ imposta per il superamento della crisi, a nulla valendo le esortazioni di Draghi, tese ad aperture per la crescita, e la sua generosita’ per l’immissione di
 liquidita’  in breve  volatilizzata. D’altro canto Sarkozy non accetta lezioni di sorta dal capo della BCE, affermando la propria autonomia e porgendo persino tante scuse per il suo stile iniziale poco presidenziale. Ma il suo programma e’ noto e anche se sono pochi i punti percentuali che lo hanno diviso da Hollande in prima battuta, si e’ ben compreso che l’asse Mekel-Sarkozy volge al termine di un sodalizio che oggi favorisce il freddo e pragmatico Monti. Questione di affinita’, anche se lo “spread” ha ripreso la sua corsa verso l’alto. In efetti l’Italia ribolle ancora; le dimissioni di Berlusconi hanno alleviato la tensione internazionale e ridotto il rischio di un fallimento imminente, ma i recenti scandali di  Lusi e Belsito, e i severi provvedimenti sul lavoro con l’inasprimento delle tasse, hanno determinato una crescita della sfiducia nella politica, tanto da richiedere l’Intervento di Napolitano a piu’ riprese, per una maggiore coesione e compattezza sociale, stigmatizzando eventi definiti isolati ma che a lungo andare, purtroppo, determinano scetticismo e pessismismo diffusi. E cosi’ le prossime  onsultazioni amministrative, seppure in via parziale, esprimeranno un primo segnale su come gli eventi interni e internazionali si assesteranno, in attesa delle politiche del 2013, traguardo di confine fra i tecnicismi e la politica.
Guidonia, 27 aprile 2012 Mario R. Zampella