martedì 16 aprile 2013

Stallo/a

La situazione di stallo che domina l’Italia rappresenta la metafora di un’entropia 
generazionale per cui non valgono rimedi classici atti alla ristabilizzazione degli 
equilibri. Basti pensare che nel campo della fisica delle alte energie, il “caos” 
viene prodotto di proposito quale elemento sperimentale per l’analisi del 
comportamento di ogni singola particella. La crisi economica e l’ansia per la 
ricerca di una soluzione idonea alla problematica, producono ulteriore scompiglio, 
nella fretta di risolvere in breve cio’ che e’ il risultato di decenni di gestione malandata. 
E il “caos” impera, quasi fosse il percorso obbligato per l’affermazione dei fondamenti 
di una democrazia afflitta e umiliata. D’altro canto la semplicita’ risulta essere la sintesi
di una complessita’ elaborata. La via indicata dagli “sciamani” nominati dal Presidente 
della Repubblica, restringono di fatto il campo d’azione della politica in un sentiero 
forzato, dove le scelte inerenti l’ideologia cedono il passo alle priorita’ economico-finanziarie,
unica emergenza per risollevare le sorti del paese. Non c’e’ tempo per “sperimentalismi” 
ne’ per “mobilitazioni cognitive”, come Barca propone nel suo recente manifesto per la riconfigurazione degli assetti partitici e del loro rapporto con le istituzioni. Eppure lo 
sforzo dell’undicesimo “sciamano” detta indicazioni massimaliste adeguate all’attuale 
contesto futurista, in un quadro generale che miscela principi d’estrazione gramsciana 
con la realta’ della societa’ liquida del pensiero baueriano. Non c’e’ tempo, il vagone 
Italia e’ senza controllo lungo il declivio che prima o poi la condurra’ all’inevitabile 
impatto finale. Mancavano la corrente di Renzi e i suoi anatemi. I suicidi a cui diversi 
imprenditori ricorrono per la soluzione dei propri drammi testimoniano la grave criticita’ 
da cui i responsabili tentano di sottrarsi, come sempre, con noti e fantasiosi escamotage.
La retorica e’ protagonista mentre la vergogna latita da troppi anni. La corda del buon 
senso risulta ai limiti del punto di rottura, evento sicuramente collegato alla nomina 
del prossimo Presidente della Repubblica. L’attesa snerva chi patteggia ora per ora 
soluzioni per la sopravvivenza. Quale sopravvivenza, dato il panorama cadaverico 
ormai putrescente ed infetto.
Torino, 16 aprile 2013 h. 10.20 am. Mario R. Zampella