giovedì 28 marzo 2013

L'Artista Autentico

La triste vicenda che ha visto il neo assessore al turismo ed allo spettacolo della
Regione Sicilia, Franco Battiato reo di aver denunciato, con parole spietate, il 
mercato schiavista che imperava al Parlamento nella legislatura precedente 
l’era Monti, lo ha condannato al pubblico ludibrio, essendo egli stesso parte 
delle istituzioni teste’ incriminate.
Certamente il linguaggio autentico di chi non conosce mezze misure, quale quello 
di un artista che solitamente e’ uso alla sincerita’, non e’ stato uno dei migliori
biglietti da visita presso il Parlamento Europeo, peraltro del tutto informato su 
come andavano le cose qui in Italia.
Cio’ che ha soprattutto esposto l’assessore alla condanna unanime delle forze 
politiche e dei poteri istituzionali, e’ stato il non rispetto della forma, che in
democrazia risulta essere componente importante oltre al contenuto. Battiato 
ha dipinto il luogo che piu’ di ogni altro rappresenta l’intera popolazione italiana
e le sue rappresentanze istituzionali, il Parlamento, quale casa d’appuntamenti 
equivoci, oramai da tanto tempo legalmente non riconosciuti, in seguito alla legge
Merlin. Eppure, la maggioranza che a suo tempo occupava gli scranni di potere, 
rappresentava ugualmente un elettorato che ha espresso scelte ben precise. Una
maggioranza capeggiata da colui che oggi e’ sotto processo per sfruttamento e 
favoreggiamento della prostituzione minorile. E il teorema appare chiaro. L’allora
fetta piu’ importante di elettori italiani, esprimeva il proprio consenso per 
l’affrancamento di un potere occulto ma tutt’ora esistente. Esprimeva la propria
volonta’ all’emersione di quella parte di sistema illegale, forse il piu’ potente, 
attraverso l’operato di un partito che spesso ha dovuto confrontarsi con la 
magistratura per questioni di compravendita elettorale, benefits illegali e 
mercimonio. Lo sdegno suscitato oggi dalle parole di Battiato, come egli stesso 
ha tenuto a precisare col senno di poi, e’ dipeso dalla mutata compagine parlamentare, 
non oggetto di discussione da parte sua. Chiarificazione tardiva, pena l’estromissione 
dal suo ruolo politico, come il Governatore Crocetta ha disposto. Una breve
esperienza, sufficiente a rendere l’idea al cantautore italiano di quante e quali 
siano le ipocrisie e le storture che serpeggiano nel “Bel Paese”.
Torino 27 marzo 2013 h. 3.02 pm. Mario R. Zampella










lunedì 18 marzo 2013

La Giovane Italia

Si conclude cosi’ l’era Monti e l’Italia assume nuovi connotati di fronte alla platea 
internazionale che osserva incuriosita. Il primo passo vede affermare due nuove 
figure, che avranno il compito di timonare il vascello parlamentare verso nuovi 
obiettivi, mai seriamente presi in considerazione nell’ultimo ventennio, ma nemmeno
prima. Si tratta del nuovo Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, e 
del neo eletto Presidente al Senato, Pietro Grasso. Due alti profili che infondono 
speranza in virtu’ del loro impegno nel recente passato, e il loro discorso introduttivo
pone le basi per la visione di una nuova configurazione politica che taglia di netto 
ogni legame con le gestioni precedenti. Sara’ un percorso non facile, tenuto conto 
della maggioranza relativa acquisita in Senato, ma le prospettive per un radicale 
cambiamento che offra al paese una reale opportunita’ di collocarsi fra le nazioni 
virtuose, esistono e vanno alimentate di giorno in giorno.
L’Italia necessita di un esame radiografico che ne evidenzi ogni carenza, partendo 
dalle realta’ piu’ indigeste. In particolare l’attenzione estrema a quella fascia sociale
indigente, vittima delle politiche pregresse che l’hanno schiaffeggiata ed umiliata al 
pari delle peggiori dittature registrate nel ventesimo secolo. Una sensibilita’ che 
appartiene esclusivamente a chi ha operato in trincea, a chi, come Laura Boldrini, 
ha toccato con mano l’evidenza di una realta’ disumana, promotrice di discriminazioni 
razziali, politiche e religiose. Una vulnerabilita’ di cui l’Italia e’ portatrice sana e 
silenziosa e che vede peraltro nell’immagine del nuovo Papa eletto, Francesco 1°, un 
differente ma solido antagonista, nell’affermazione di quei valori che rappresentano le
fondamenta per la riedificazione di una comunita’ davvero fraterna. Ed ancora l’attenzione
estrema alle pagine piu’ buie del nostro paese, la stagione delle stragi, delle connivenze, 
dei servizi deviati, delle tante vittime ancora senza giustizia.
E’ Pietro Grasso a rivendicarne l’assoluta necessita’, per giungere smascherare una 
volta per tutte le trame che hanno deturpato il volto di una nazione in misura permanente. 
Non bastera’ un semplice lifting; l’organizzazione di una lotta capillare contro i clan
esistenti, piu’ o meno complici dell’andazzo che ha caratterizzato la storia dell’Italia 
dal dopoguerra in poi, sara’ uno degli obiettivi primari e di cui il “whistleblowing” 
ne potrebbe rappresentare l’arma vincente. L’apriscatole del M5S sui banchi del Parlamento
e’ la metafora dei segreti da troppo tempo secretati a danno di un popolo ormai esausto
ed impotente, che ha visto troppo per non capire dove risiedono le cause del proprio 
malessere. Fra i banchi a Palazzo Madama, un figuro ambiguo, che indossa occhiali da
sole, disinvolto e sornione. Tutto sembra, tranne che un Senatore.
Guidonia, 17 marzo 2013 h. 8.55 am. Mario R. Zampella









martedì 5 marzo 2013

Mercati in Bianco e Nero

L’Europa marcia sul binario sbagliato. E’ Paul Krugman a sostenere che la politica 
dell’austerita’ posta in essere non puo’ altro che irrigidire gli scambi commerciali, 
ponendo i mercati in sofferenza e penalizzando infine l’intero apparato economico 
di ogni nazione. L’espansione dei flussi monetari, al contrario, conferirebbe l’ossigeno
necessario ad una, seppur lieve, ripresa economica, o al massimo, alla tenuta delle 
posizioni raggiunte, senza retrocedere. Non la pensa cosi’ il governo degli Stati Uniti, 
che di recente ha imposto a Barack Obama la firma al decreto sui tagli della spesa 
pubblica per 85 miliardi di dollari. Quindi non solo l’Europa adotta gli stessi principi
di rigore economico, e la crisi in atto potrebbe determinare la chiusura a riccio di ogni
economia mondiale con relative ripercussioni derivanti dall’autoisolamento. Ma il 
problema centrale non risiede, aggiungo io, nello scarso o addirittura nullo flusso 
finanziario ufficiale. Esso si manifesta infatti in virtu’ delle fonti ufficiali che lo 
accreditano di volta in volta sulla base degli scambi certificati. Cio’ che sfugge al
loro controllo si palesa quale mercato nero, mai citato se non nelle politiche di lotta
all’evasione ed alle attivita’ illegali. Esso rappresenta una fetta sostanziale dell’economia
mondiale, non certificata, ma egualmente significativa, tenuto conto del tenore di vita
condotto da taluni operatori, non pochi, che non accusano mai crisi. Tagliare la spesa
pubblica rappresenta l’ultimo atto di una serie di provvedimenti principali che hanno 
priorita’ nel riassetto di un’economia in evidente deficit. Stringere la cinghia rappresenta
l’ultima necessita’, dopo aver esperito il percorso indispensabile dell’agevolazione
all’emersione di tutto cio’ che rimane in ombra. Il mondo e’ molto piu’ ricco di quanto
sembri.
Guidonia, 04 marzo 2013 h. 10.03 am. Mario R. Zampella