sabato 26 gennaio 2013

Per non Dimenticare

27 Gennaio, giornata della memoria dedicata alle vittime dell’olocausto. 
Momento di riflessione perche’ ancora il germe della violenza e’ latente 
in un quadro di pace generale. Giorno importante, la cui funzione e’ scardinare
senza sosta i rigurgiti di razzismo ancora presenti e i moti assolutistici sempre
auspicati, nella loro consistenza eterea e occulta. Tutte le azioni promosse 
dall’asse Germania-Italia-Giappone sopravvivono nei percorsi invisibili del 
tessuto sociale, nelle menti perverse di chi non si esprime se non nella cultura 
del “branco”, in cui trova la forza ed il coraggio di perpetrare ancora le
nefandezze inenarrabili del momento storico piu’ tetro della storia umana.
Guidonia, 26 gennaio 2013 h. 1.28 pm. Mario R. Zampella










giovedì 24 gennaio 2013

Garantismo e Giustizialismo

Due i temi prevalenti in prossimita’ delle elezioni politiche italiane: giustizialismo 
e garantismo. Il primo in funzione della presenza all’interno delle liste di soggetti 
indagati, in attesa di giudizio di secondo e terzo grado, coinvolti in procedimenti 
giudiziari relativi a reati gravi e quant’altro. Il secondo invece in relazione alla 
difesa del diritto di tali soggetti ad essere esercitato. In merito, le due correnti di
pensiero, l’una che afferma la assoluta incompatibilita’ del ruolo di parlamentare 
avendo precedenti e/o procedimenti in corso (condizione richiesta in ogni concorso 
pubblico) e l’altra che afferma l’inviolabilita’ del diritto di ogni cittadino ad essere 
considerato innocente sino alla sentenza definitiva della Cassazione, non sono in 
contrasto. A parte l’eccezione di un capo coalizione condannato in primo grado 
per frode fiscale, Mr. Silvio Berlusconi, dal cui pulpito discende l’invito alla rinuncia 
per tutti coloro del PDL che hanno problemi con la giustizia, il principio secondo cui 
ogni candidato alla governance italiana dovrebbe provenire da un passato immacolato 
e’ giusto per rispetto dovuto all’elettorato. Quest’ultimo potrebbe d’altro canto preferire
anche candidati non proprio candidi ma cio’ denuncerebbe una prassi non in linea con 
i fondamenti  della democrazia internazionale. Qualsiasi funzione di carattere pubblico, 
richiede almeno lo status riabilitato da eventuali condanne precedenti, se non proprio
l’esclusione assoluta da ogni possibile candidatura, e tanto piu’ ne sarebbe valido il
principio, per la copertura di incarichi ad alta responsabilita’. Quindi giustizialismo,
quale semplice pretesa che il diritto penale italiano trovi piena applicazione nella vita
quotidiana dei cittadini, senza distinzioni di classe, razza, sesso e religione, perche’ la 
legge e’ uguale per tutti, come del resto sia tutelata la garanzia per ognuno, di essere 
giudicato colpevole solo ad eventuale sentenza definitiva.
Guidonia, 23 gennaio 2013 h. 9.30 am. Mario R. Zampella






venerdì 18 gennaio 2013

Scuole Serali

 Sembrerebbe necessario uno di quei corsi serali di aggiornamento, sui fondamenti che hanno caratterizzato il periodo della liberazione italiana dal fascismo. Un corso che rinfreschi la memoria, che ritocchi tappa dopo tappa le nefandezze perpetrate e che instilli a chi ha assoluta necessita' di "ricordare", malgrado tanto si sia fatto e speso,  la giusta dimensione del disgusto verso quel tipo di esperienza. Ripartendo dal vocabolo, "antifascismo", dalla sua pronuncia sino alla sua scrittura, "a-n-t-i-f-a-s-c-i-s-m-o", magari per cento, mille, diecimila volte, come un tempo si faceva a scuola. E poi ancora, imparare ad urlarlo, senza paure vigliacche o inibizioni che paiono quali false aperture all'elettorato appena entrato nell'area del voto. Forza, "A-N-T-I-F-A-S-C-I-S-M-O", a voce alta, perche' se ne possa udire l'eco a distanze elevate, perche' il concetto permei per bene i corpi della gente, sino all'assimilazione di base nelle strutture del DNA. I bambini di qualche decennio fa sanno bene come un concetto si fissava indelebilmente nella memoria, eppure ancor oggi, a qualche adulto, ne sfugge clamorosamente il senso profondo, al punto da evitare di persino di pronunciare quella parola. Valga lo stesso corso di recupero per un altro termine, non politico e ideologico, ma che pure incontra difficolta' nell'essere affermato. Da bravi, tutti insieme, ad alta voce: "A-N-T-I-M-A-F-I-A" e "A-N-T-I-F-A-S-C-I-S-M-O". Ora scrivere per mille volte: "IO SONO UN ANTIMAFIOSO ED UN ANTIFASCISTA."

Guidonia, 18 gennaio, 2013 h. 06.12 am.                     Mario R. Zampella


 

venerdì 11 gennaio 2013

Berlusconi, Egoidolatria Conclamata

Si e’ appena concluso l’incontro/scontro sul ring di Michele Santoro con Silvio 
Berlusconi, confermando ancora una volta l’affezione dell’ex premier da egoidolatria 
cronica. Piu’ volte infatti egli si e’ proclamato quale unico e migliore, non solo nel 
campo politico ed economico, ma in tutte le prerogative che contraddistinguono lo
scibile umano. Il suo sorriso stucchevole ha riempito lo schermo per gran parte
del tempo, finanche nei momenti peggiori. Si puo’ dire che abbia dalla sua una 
grande autoironia. Gli argomenti sempre gli stessi, fino alla nausea, al punto da 
apparire come un burattino che insiste ridicolmente sugli stessi movimenti e stesse 
battute. Dal potere comunista di cui sarebbero intrise tutte le istituzioni italiane, 
al potere troppo ristretto concesso al primo ministro, ormai anacronistico a suo
parere, dal momento che il fascismo non costituirebbe piu’ il temuto pericolo 
paventato nella Costituzione. E come, sempre a parer suo, l’inflazione in Germania 
oramai apparterrebbe al tempo che fu, ridicolizzando l’attuale politica tedesca tesa
alla limitazione piu’ ferrea di emissione di nuova carta moneta. Sostiene di essere in 
bolletta per le ingenti somme dovute al coniuge separato, e lascia pensare male circa 
la sua ridiscesa in campo, probabilmente tesa al recupero di contanti per fronteggiare
la crisi. Elenca puntigliosamente tutti i processi che hanno interessato Marco Travaglio,
in relazione alla sua attivita’ di giornalista, e provoca l’ira di Santoro per la non 
attinenza della questione ai temi dibattuti (soprattutto per difendere quel poco che e’ 
rimasto della liberta’ di stampa). Infine scatena un’attacco smodato all’ideologia 
comunista, definendola la piu’ criminale e deleteria della storia, senza soffermarsi su 
quella nazi-fascista. Ennesima brutta figura di un uomo che oramai ha perso il senno e 
la ragione, di un individuo che e’ ancora convinto del suo potere, in proporzione al suo
avere, di cui sembra essere ebbro. Un uomo la cui ideologia non esiste, se non nei
palinsesti delle sue emittenti ad intermittenza costante e nella sua mente perversa al 
punto tale da proporre un partito della “Gnocca” ovvero la “mafia della figa”.
Guidonia 11 gennaio 2013 h. 12.39 am. Mario R. Zampella