venerdì 18 gennaio 2013

Scuole Serali

 Sembrerebbe necessario uno di quei corsi serali di aggiornamento, sui fondamenti che hanno caratterizzato il periodo della liberazione italiana dal fascismo. Un corso che rinfreschi la memoria, che ritocchi tappa dopo tappa le nefandezze perpetrate e che instilli a chi ha assoluta necessita' di "ricordare", malgrado tanto si sia fatto e speso,  la giusta dimensione del disgusto verso quel tipo di esperienza. Ripartendo dal vocabolo, "antifascismo", dalla sua pronuncia sino alla sua scrittura, "a-n-t-i-f-a-s-c-i-s-m-o", magari per cento, mille, diecimila volte, come un tempo si faceva a scuola. E poi ancora, imparare ad urlarlo, senza paure vigliacche o inibizioni che paiono quali false aperture all'elettorato appena entrato nell'area del voto. Forza, "A-N-T-I-F-A-S-C-I-S-M-O", a voce alta, perche' se ne possa udire l'eco a distanze elevate, perche' il concetto permei per bene i corpi della gente, sino all'assimilazione di base nelle strutture del DNA. I bambini di qualche decennio fa sanno bene come un concetto si fissava indelebilmente nella memoria, eppure ancor oggi, a qualche adulto, ne sfugge clamorosamente il senso profondo, al punto da evitare di persino di pronunciare quella parola. Valga lo stesso corso di recupero per un altro termine, non politico e ideologico, ma che pure incontra difficolta' nell'essere affermato. Da bravi, tutti insieme, ad alta voce: "A-N-T-I-M-A-F-I-A" e "A-N-T-I-F-A-S-C-I-S-M-O". Ora scrivere per mille volte: "IO SONO UN ANTIMAFIOSO ED UN ANTIFASCISTA."

Guidonia, 18 gennaio, 2013 h. 06.12 am.                     Mario R. Zampella


 

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