mercoledì 14 dicembre 2011

CERN di Ginevra. Verso la TOE.

Ieri, al CERN di Ginevra, si e’ tenuto il tanto atteso seminario in cui due gruppi di lavoro, Atlas e MCS, hanno sperimentato ancora, ognuno autonomamente, la ricerca della particella di Higgs, tristemente famosa come particella di Dio, tessera importante del mosaico completo che vede allineate tutte le restanti particelle dotate di massa. Peter Higgs, nel momento topico in cui si sono registrati i “crash” fra le particelle lanciate a velocita’ di circa il 99.9 per cento di quella della luce, ha esclamato “Oh my God”, proprio perche’ il “range” elettronico entro cui la particella di Higgs dovrebbe esistere, si e’ ristretto, fornendo cosi’ una sorta di traccia ulteriore per la sua possibile scoperta definitiva. Essa sarebbe associata al campo di Higgs, uno spazio responsabile della massa di tutte le altre particelle, e la sua confutazione (finora la teoria si basa su pure supposizioni) chiarificherebbe molti dei quesiti irrisolti, legati all'antimateria, alla materia oscura ed all'energia  oscura, se non persino le ragioni dell'asimmetria dell'universo o la confutazione della teoria supersimmetrica.
Ad ogni buon conto, gli scienziati si ritengono soddisfatti, confidando nella politica dei piccoli passi che poco a poco conducono alla comprensione unitaria di tutto cio' che ancora e' mistero, ovvero la tanto sospirata Teoria del Tutto.
Bologna, 14 dicembre 2011 h. 12.43 a.m. Mario R. Zampella









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