venerdì 16 dicembre 2011

Lucio Magri. Etica Sociale.

In occasione della recente scomparsa di Lucio Magri, determinata da una delle scelte piu' radicali che un uomo puo' operare nel corso della propria esistenza, quella di porre volontariamente termine al percorso di vita che lo riguarda, senza “se” e senza “ma”, il dibattito si acuisce sul tema fra i piu' dibattuti dalla filosofia e cioe'  se il diritto alla vita, come sempre piu'  spesso viene affermato sacrosanto, inerisce anche al diritto alla morte. Veniamo al mondo inconsapevoli di cosa la vita rappresenti nel suo significato piu'  profondo, tant'e' che, sino all'eta'  che delimita l'infanzia dall'adolescenza, la morte non ci riguarda, quasi non esistesse o comunque non invade la nostro immaginario se non quando viene annunciata dai media o, per forza maggiore, la incrociamo sul nostro cammino guardandola con circospezione. Eppure essa e'  li  a guardare noi, per la semplice ragione che siamo in vita e solo tale espressione organica contempla, come le due facce di una moneta, anche la morte. Vita e morte non coesistono, si avvicendano nei rispettivi ruoli, a volte cortesemente, a volte sgarbatamente, ma innumerevoli sono i casi in cui la vita perde il suo significato intrinseco piu'  autentico, e la morte annuncia la sua presenza quasi in veste liberatoria, portatrice di sollievo e serenita', per la vittima e per gli astanti. Molteplici sono i casi registrati dove la fine della vita rappresenta la fine di una lunga sofferenza ed altrettanti, nel corso della storia, sono i casi in cui la sofferenza non e' esclusivamente rappresentata dalle pene fisiche ma da un tormento interiore che a lungo andare corrode in maniera incisiva il respiro vitale. Meno frequenti, invece, i casi in cui, in assenza totale di sofferenza alcuna, si decide di staccare la spina, una sorta di curiosita' soddisfatta circa il mondo dell''aldila'. Dall'adolescenza in poi, il concetto di morte entra in punta di piedi nei labirinti limbici della coscienza, e via via, ne prendiamo confidenza, sino all''eta' matura, in cui siamo per certi versi allenati per affrontare l'evento con il coraggio necessario e la consapevolezza della sua inevitabilita'. E come era logico che fosse, anche in ambito giuridico, la questione del fine vita, ha assunto rilevanza di spicco, se non altro, come si e' gia'  detto, per il riconoscimento dei diritti fondamentali dell''uomo, dall'inizio della sua esistenza in vita in poi. Lucio Magri ha scelto la dolce morte, in Svizzera, su precisa propria disposizione, benche' fosse sano e non sofferente, se non di una banale depressione. A sua richiesta gli e' stato riconosciuto il diritto di licenziarsi dalla vita, come un qualsiasi impiegato rimette le proprie dimissioni, recando sofferenza a noi testimoni per una scelta ancora cosi' inusuale da accettare. Quasi in tutto il mondo, la morte assistita rappresenta ancora un omicidio o l'istigazione al suicidio, entrambi delitti a norma di codice penale, sebbene la Costituzione italiana riconosca, in caso di malattia, il diritto alla scelta della cura, implicitamente consentendo il diritto al rifiuto di ogni eventuale e possibile terapia, oggi contemplato dal bio testamento. Interviene inoltre in gioco la contraddizione esistente fra la morte imposta quale atto punitivo per delitti commessi e l'esaltazione della vita quale divino dono supremo. Non v'e' dubbio alcuno che la vita sia un grande miracolo universale, da tutelare e rispettare in ogni sua manifestazione, e, proprio in virtu' dell'enorme rispetto a Lei dovuto, dovremmo in piena coscienza stabilire quali siano i confini entro cui una vita possa essere considerata degna di essere vissuta o meno, non per questo relegando la soluzione alla sua fine, sebbene l'eventuale estrema scelta appartenga sempre all'individuo che ne e' l'unico depositario, ma sviluppando un etica che ne riconosca il senso piu' autentico e lo rifletta per quanto possibile in ogni ambito e contesto sociale. Ma in fondo siamo tutti figli delle stelle.
Bologna, 16 dicembre 2011 h. 12.44 am. Mario R. Zampella







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