venerdì 13 maggio 2011

Balle Spaziali

Ora si fermino le ruspe, si rivendichi il diritto all’abusivismo, territorio non esclusivamente appannaggio di organizzazioni illecite che riciclano denaro nel settore edilizio, ma anche di famiglie monoreddito che vivono in condizioni non propriamente piacevoli. L’ultima frontiera di raccolta elettorale. L’Italia retrocede nelle classifiche mondiali sia nel settore economico che in quello etico. E’ Umberto Eco che paragona Berlusconi al sanguinario dittatore nazista Adolph Hitler, e la sua e’ una mossa anticipatrice, scaramantica di un futuro che si esorcizza esattamente ipotizzandolo. Con regolari (??????) elezioni il Presidente del Consiglio e’ salito sul trono e la sua tracotanza dimostra quali siano le debolezze della democrazia moderna insieme alla reale composizione del tessuto sociale italiano, una maggioranza a sua immagine e somiglianza. Dieci anni di governo hanno reso il Paese, da qualunque angolazione lo si guardi, un territorio isomorfo, affetto da gravi insufficienze croniche in tutti i settori, che comportano isolamento e perdita di credibilita’ in tutto il resto del globo. Un uomo che ha sepolto il suo passato con battute e dichiarazioni di bassissimo livello intellettuale, cosi’ esaltando il marcio intriso nelle piaghe della nazione e legittimandolo ad un esistenza serena e priva di persecuzioni. Berlusconi e le sue squadracce di giornalisti, avvocati, commercialisti, medici, notai, costruttori, camorristi, mafiosi, puttane, papponi, e schiavi moderni sempre pronti all’umile inchino, hanno occupato l’Italia approfittando del consenso democratico e la dominano con i metodi di cui sono finissimi esperti, democraticamente o no. La civilta’ delle regole nasce dall’esigenza della convivenza forzata in un territorio comune. In questo caso il territorio perde la sua prerogativa d’appartenenza alla collettivita’ divenendo oggetto di proprieta’ privata nelle mani di un unico gestore, che con il potere economico ha dimostrato la sua grande onnipotenza. A dieci anni dal contratto siglato con gli italiani in quella famosa puntata di Porta a Porta,
Berlusconi ha fallito il suo mandato senza peraltro tener fede alla promessa di rinunciare alla successiva candidatura. E gli italiani lo hanno premiato ancora (?????), non si capisce a quale prezzo e non si comprende chi sia il suo elettorato. A volte emerge la netta sensazione di convivere con poche centinaia di profughi pronti al trasformismo piu’ sfrenato, in quest’isola minuscola, dispersa nella galassia delle “balle spaziali” di Mel Brooks, un plastico di cui Bruno Vespa conosce bene i dettagli, ma per chissa’ quale sortilegio cosmico, vige l’omerta’ marziana di ataviche e ancestrali memorie stellari.
Fiumicino 13 maggio 2011 h. 4.10 am. Mario R. Zampella









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