venerdì 20 maggio 2011

Abramo Lincoln e Berlusconi

“Meglio stare zitti e lasciare il dubbio di essere stupidi, che parlare e togliere ogni dubbio”, una famosa frase probabilmente declamata da Abramo Lincoln che calza perfetta all’atteggiamento post elezioni di Silvio Berlusconi, rintanato e inquieto per la disfatta elettorale e per una maggioranza a serio rischio di tenuta (Governo sconfitto per cinque volte in Parlamento), benche’ i lealisti del Capo giurino la propria fedelta’. Si puo’ affermare in tutta serenita’ che nella campagna pre elettorale le apparizioni di Berlusconi hanno penalizzato i candidati piu’ che favorirli, ed i motivi sono piu’ che evidenti. La sua strategia comunicativa cede il passo alle regole di base che governano i meccanismi della  persuasione. Il fallimento ripetuto dei suoi obiettivi primari, l’indifferenza e l’ostentato ottimismo verso politiche future ormai ridotte a pochi interventi legislativi, per lo piu’ dedicati alle sue cause personali, l’attacco reiterato alla magistratura ed ai complotti di cui sarebbe vittima, le tattiche di demolizione degli avversari stile Al Capone, di cui Letizia Moratti ha dato sfoggio, hanno prodotto il pazientemente atteso crollo di consenso. Il tutto e’ avvenuto in un contesto generale a dir poco bollente, fra i manifesti di Lassini, l’arresto di Strauss-Kahan, il consenso pressoche’ unanime dell’Europa a Mario Draghi per la BCE, e la batosta finale di recente acquisizione, secondo cui, a quanto afferma il pentito Giovanni Brusca, Berlusconi avrebbe pagato un pizzo di seicento milioni al mese. Qualche frangia leghista ha messo in seria discussione l’alleanza col PDL, causa probabile di un futuro buio e incerto.
Va da se’ che l’immagine del Primo Ministro subisce un decadimento che lui stesso dovrebbe tenere in seria considerazione, ricitando la frase di Lincoln. Questa volta i sofisticati studi della psicologia applicata al marketing hanno negato cio’ che da troppo tempo si dava per certo, e cioe’ che per il successo di un prodotto non sia indispensabile la qualita’, ma l’immagine, ovvero la confezione, ossia tutto cio’ che costituisce struttura immaginaria nella mente umana. Il pacchetto e’ stato aperto, analizzato, esaminato nella sua composizione e presenza, infine scartato perche’ le caratteristiche organolettiche non corrispondevano a quelle pubblicizzate in etichetta. In effetti la persuasione esprime la sua efficacia quando alla base dell’opera di convincimento esiste un potente e consolidato messaggio di onesta’ e sincerita’, ingredienti indispensabili nelle democrazie piu’ avanzate. Anche Bob Marley ha utilizzato un famoso aforisma di Lincoln, nella sua splendida ballata Get Up Stand Up, “You can fool some people sometime, but you can’t fool all the people all the time”, “puoi ingannare qualcuno ogni tanto, ma non puoi ingannare tutti ogni volta”.
Fiumicino, 20 maggio 2011 h. 2.51 am. Mario R. Zampella













Nessun commento:

Posta un commento