venerdì 29 aprile 2011

Il Buffone di Corte

Che statista eccellente, abile e sottile manovratore degno delle migliori bande di truffatori usi a risolvere problemi con tutti i mezzi e a qualsiasi costo. Non c’e’ che dire, Berlusconi e’ un affarista nato, sorprende come non sia riuscito a vendere la madre, dopo tutto. Al vertice di Parigi (vertice con tacchi adeguati) i due nani (Berlu e Sarko) hanno entrambi riso alle spalle del popolo, cioe’ di chi ha conferito loro il mandato a governare. Con tutti i tacchi il livello e’ stato davvero dequalificante, e la candida ammissione alla conferenza stampa tenutasi dopo il vertice, non fa altro che provare ineluttabilmente, ancora per l’ennesima volta, con quale specie di avido e viscido individuo i cittadini italiani sono costretti a convivere e ad essere governati.
“L’accadimento giapponese ha spaventato ulteriormente i nostri cittadini. Se fossimo andati oggi al referendum, non avremmo avuto il nucleare in Italia per tanti anni. Per questo abbiamo deciso di adottare la moratoria, per chiarire la situazione giapponese e tornare tra due anni a un’opinione pubblica conscia della necessità nucleare” ….. parole sue che non hanno bisogno di commenti, se non dell’ormai infinita sequela di maledizioni necessariamente dovute a chi ha confuso lo Stato italiano per un impresa atta allo sfruttamento di tutto, dalla prostituzione agli affari personali in ambito istituzionale. La sua visione particolare della vita e’ fondata sul tradimento e l’infedelta’, pretendendo al tempo stesso lealta’ nei suoi confronti. Il suo sorriso fresco di stampa rivela  immancabilmente il complesso ed intricato molteplice ruolo che riveste, di cui offre patetiche immagini al pubblico, in un caleidoscopio di interpretazioni all’altezza di Humphrey Bogart. Ora e’ giudice, ora e’ operaio, ora medico, ora truffatore, e cosi’ via, per la lunga carrellata che caratterizza la sua non vita. Chi lo invidia non immagina quanto Berlusconi sia in realta’ un povero uomo, vittima della sua stessa avidita’ e protervia, un soggetto convinto che l’avere sia la giusta risposta alla vita e non l’essere, un individuo a pezzi, come l’Harry di Woody Allen, con le caratteristiche opposte. Il collega nano francese non e’ da meno, ma sembra essere fedele al suo elettorato ed anche a Carla’, da cui avra’ forse due gemellini freschi freschi. Manca solo il buffone di corte, il clown di turno a rallegrare le festose serate di un estate incipiente fra razzi, mostrine, pajettes e diamanti, il giullare che offre ai suoi padroni un sorriso in piu’ per loro ed una lacrima ancora per se.
Fiumicino 28 aprile 2011 h. 2.46 am. Mario R. Zampella












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