sabato 28 gennaio 2012

Lega Bologna, "Schedare gli Islamici"

Nella seduta della giunta comunale di Bologna dello scorso 27 gennaio, giorno della memoria, la consigliera della Lega, Lucia Borgonzoni, ha avanzato una proposta tale da far uscire fuori dall’aula tutti i consiglieri della maggioranza. L’idea consisteva nel conteggio di tutte “le persone islamiche” presenti in citta’, una sorta di schedatura preventiva per sondare la realta’ di Bologna alla luce delle recenti ondate migratorie che la interessano. La reazione dei consiglieri di maggioranza ha inasprito ulteriormente il confronto al punto da irritare la Borgonzoni, offesa dal loro atteggiamento. In effetti la realta’ bolognese e’ delicata e complessa al tempo stesso. La tradizionale attenzione che la citta’ offre a chi vive il disagio della strada, la rende appetitosa per tutti coloro che cercano riparo dal freddo invernale, senza offesa per il resto d’Italia. V’e’ da sottolineare pero’ che l’atteggiamento, fortunatamente di minoranze che non fanno testo, provocatorio e dileggiante a scapito del quieto vivere cittadino, puo’ risultare irritante persino al piu’ paziente dei cosiddetti tolleranti.
Buona parte degli immigrati vive condizioni di difficolta’ estreme, e con umilta’ e grande senso del sacrificio, sbarca il lunario come puo’, onestamente e discretamente. Come statistica vuole, invece, una minoranza, sebbene viva ai margini di una legalita’ discutibile, assume persino un’atteggiamento provocatorio, sfidando la correttezza e l'umilta' dei propri connazionali, e degli ospitanti pure, come se la loro permanenza in Italia non sia l'investimento per il proprio futuro, tutt'altro. Per alcuni, considerata l'estrema miseria dei paesi di provenienza, si tratta del paese di bengodi, quindi vivono il quotidiano come fossero in vacanza, divertendosi, sprecando tempo prezioso ed insultando coloro che sono alla ricerca di lavoro o di opportunita' diverse.
Questa potrebbe essere una delle micce che innescano la spirale razzista, e che spinge qualcuno a formulare sconcertanti propositi in merito. Un'altra minoranza dedica il proprio tempo ad attivita' illegali, punibili a termini di legge come qualsiasi altro cittadino…….. insomma, i fenomeni migratori esistono da un paio di secoli e gli italiani vivono questo tipo di esperienza da appena un trentennio, forse troppo pochi perche' s'instilli una vera e propria cultura dell'ospitalita'. V'e' ancora da dire che il ruolo peggiore, in tutto il contesto dei disagiati senza abitazione e senza lavoro, spetta agli stessi italiani che si trovano, loro malgrado, in una competizione forzata e irritante con gli immigrati, subendo a volte l'umiliazione di essere scavalcati senza poterreagire, altrimenti considerati razzisti. Le dinamiche che si sviluppano nella convivenza in poverta' tendono a porre facilmente uno contro l'altro, una vecchia strategia di guerra, o guerra fra poveri, in cui alla fine prevale l'estinzione automatica di tutta la specie, come quando, per la propria sopravvivenza, alcuni esseri umani furono costretti a nutrirsi con i corpi dei propri simili, cannibalismo forzato.
Bologna 28 gennaio 2012 h. 9.33 pm. Mario R. Zampella












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