sabato 5 novembre 2011

L'Attore Negativo

Silvio l’alieno e’ sotto i riflettori internazionali, finalmente ha raggiunto il suo obiettivo, a caro prezzo, a spese di tutta la popolazione, Lui, l’unto dal Signore, e’ il protagonista numero uno di tutta la scena mondiale, una meta a lungo seguita e sperata; con i grandi sacrifici di tutto il Paese e’ riuscito a catalizzare l’attenzione sulla sua persona una volta per tutte. L’egocentrismo che lo pervade ha festeggiato l’evento all’interno del suo inconscio, al G20 gli occhi non erano che per lui, e non importa se le ragioni che lo espongono in primo piano siano negative, non fa nulla se il centro della scena o il ruolo svolto rivestano la parte del cattivo, ogni buon film riserva lodi e onori ad attori che recitano sia la parte dei buoni che quella dei cattivi. Ma questa e’ la realta’ politica internazionale, e l’unico riferimento a tale disdicevole ruolo potrebbe essere quello di Mussolini, che recitava “molti nemici molto onore”. Eh si, i riflettori che illuminano Berlusconi non sono per
nulla compiacenti, a partire dai propri sudditi che iniziano a “indignarsi?” in Parlamento, i cosiddetti traditori da fucilare alle spalle, come Storace contesta, fino al panorama internazionale, dove Draghi in silenzio diminuisce il tasso legale di sconto dello 0,25%, e Lagarde decide per il monitoraggio trimestrale dei conti italiani, un precommissariamento, come si fa quando un Comune o Provincia o Regione etc. sono in odore di mafia. Patetica la parata di richiedere in prima persona, con Tremonti alle spalle, l’intervento dell’FMI, al fine di dimostrare la correttezza e trasparenza dell’operato fin qui svolto. Berlusconi agisce sempre in funzione della propria salvaguardia, come e’ logico che ogni personaggio pubblico faccia, ma purtroppo ogni possibile controllo allo stato attuale, non produce altro che la conta dei danni, evitabili a suo tempo. L’Italia versa in coma ed ogni giorno la sua condizione peggiora miseramente, come Berlusconi, che vedendo i ristoranti della Caritas pieni di gente e gli areoplanini del luna park volare, crede che riflettano lo stato di ricchezza generale del paese. Governo tecnico, elezioni anticipate, governo di larghe intese, le proposte sono molteplici e variegate, ma il “piccolo mostro” non intende lasciare il suo “seggiolone”, sino all’ultimo respiro, della nazione, naturalmente. Egli non ha mai profuso alcunche’ per la collettivita’, ha sempre operato per se e per quelli del suo “clan”, o “famiglia”. Siamo quindi alla frutta, benche’ l’UE si dichiari solidale alla grave crisi che involge l’Italia, e si diffondono i proclami d’abbandono della zona euro, altro grave rischio a cui saremo esposti nel prossimo futuro. Come gia’ qualcuno in passato pensava che l’autonomia e l’autosufficienza fossero la cura adatta alla crescita di una societa’, puntando esclusivamente sulle proprie forze, isolandosi dal resto del mondo, qualcuno oggi formula le stesse anacronistiche formule, ignaro di quanto letale sia tale stile di pensiero.
Bologna 05 novembre 2011 h. 01.19 pm. Mario R. Zampella









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