mercoledì 5 ottobre 2011

Sud Africa e Cina

Da quanto si puo' apprendere dal New York Times on line, l'autorita' preposta al rilascio dei visti d'ingresso in Sud Africa, avrebbe non garantito o temporaneamente sospesa la possibilita' di visitare il Paese al Dalai Lama, il cui programma era gia' noto dallo scorso mese di agosto. In agenda figurava anche un incontro con Desmond Tutu, noto attivista contro ogni forma di segregazione e razzismo, il quale compira' 80 anni il prossimo sette di ottobre. Egli stesso ha accusato il proprio Governo di seguire l'orientamento ostile cinese, che dal 1950 guerreggia con la comunita' tibetana, ostacolando in ogni occasione la sua identita' di tradizione e cultura filosofico-religiosa. Da parte sua, il Dalai Lama, ha pensato di ritirare la propria richiesta d'ingresso  e Desmond Tutu ha inveito contro il Presidente Jacob Zuma, il quale sarebbe avviluppato nelle politiche estere di dominanza cinese. Alla protesta si sono uniti il Prof. Loyiso Nongxa, vice cancelliere dell'Universita' di Witwatersrand, il quale afferma: "L'indecisione deliberata dello Stato pone in ridicolo il valore pregnante alla liberta' di parola, di espressione e movimento scolpite nella nostra Costituzione, insieme alle liberta'  per cui molti sud africani hanno vissuto o sono morti". Il Desmond Tutu Peace Center, un gruppo di attivisti cofondatori del movimento e la sede territoriale a Pretoria dell'Office of Tibet hanno definito l'azione come una profonda mancanza di rispetto verso due premi Nobel fra i piu' riveriti al mondo. Il fatto singolare, coincide con la visita in Cina del vice Presidente sud africano , Kgalema Motlanthe, il quale avrebbe trattato e concluso numerosi accordi di sviluppo commerciale.                                        
 Bologna, 5 ottobre 2011 h. 8.43 pm.     Mario R. Zampella








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