giovedì 6 ottobre 2011

Il Partito della Gnocca

E' il suo chiodo fisso, la "gnocca", da sempre, quasi volesse sfuggire alla condanna opposta, quella di essere definito un "gay", come egli stesso tenne a precisare, quando affermo' che e' meglio la "gnocca" che essere omosessuale. Silvio Berlusconi denuncia con costante determinazione un trauma, probabilmente vissuto in eta' scolare, vuoi per l'affetto vicendevole ed esagerato intercorso con la madre, vuoi per qualche recondito e ben seppellito evento, di cui se ne  puo' immaginare l'entita' senza peraltro scendere in dettagli osceni. D'altro canto, l'eta' infantile e' territorio esclusivo della curiosita', quindi non imputabile e giudicabile al pari dell'eta' adulta. Alla sua veneranda eta', Silvio Berlusconi maschera male il suo ingenuo candore in materia sessuale, confessando ripetutamente di essere un eterosessuale convinto e scongiurando ogni possibile equivoco sulla sua natura maschile. Ostentare tale atteggiamento, denuncia senza compromessi un comportamento difensivo, teso all'esclusione di ogni possibile dubbio riguardo le sue preferenze sessuali, ma cio' fa emergere parallelamente la stessa matrice che egli nega con ostinata convinzione, ossia, una possibile omosessualita' latente.  Le sue reiterate scappatelle, orgoglio non solo personale ma parte integrante della fierezza maschile italiana, la sua estrema idolatria del sesso femminile e le paure radicate nel rischio di poter, seppure per un attimo, apparire lievemente effemminato, celano senza grande maestria, un grave timore, che molto probabilmente risiede nel suo inconscio. Cio' per quanto attiene l'ambito psicologico, ma impostando la questione in altri termini, Silvio Berlusconi, potrebbe aver adottato una strategia comportamentale che vede favorire in termini espliciti il sistema che amministra e governa il mondo della "prostituzione". Un sistema potentissimo in tutto il mondo, non per nulla e' il mestiere piu' antico, e come tale ha assunto dimensioni elefantiache in ogni contesto sociale, piu' o meno ipocritamente. I poteri forti, si sa, vanno a braccetto, o quanto meno non si pestano i piedi, e le beghe in cui il Premier e' incappato non riguardano esclusivamente la questione morale, purtroppo in Italia molto sentita. Le vicende giudiziarie che lo inchiodano alla sbarra degli imputati richiamano il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, reato concettualmente e materialmente ignobile, che si affianca a quello della schiavitu', molto praticato fino al secolo scorso.  Cio' che un politico ha da guadagnare da tale associazione di fatto e' naturalmente il consenso elettorale, il quale, nelle trascorse elezioni, si' e' dimostrato nettamente a favore per l'antica pratica di compravendita corporea, lasciando emergere agli occhi di tutti i paesi internazionale le vere radici in cui si e' sviluppata la storia del nostro paese. Come detto, nessun altro e' esente o immune da fattispecie similari, se non altro, qualcuno ha avuto il saggio pudore di regolarne la materia a livello piu' esemplare, disciplinando un'attivita' il cui diritto all'esercizio appare sacrosanto in ogni fondamento costituzionale. Certo, la democrazia concede anche il diritto a fondare il Partito della Gnocca, peccato che in tal caso, tutto dovrebbe tradursi in meri termini economici e di mercificazione, pratica gia' in uso presso la nostra societa' senza l'avallo pubblico.                                 Bologna 6 ottobre 2011   h. 11.55  pm.     Mario R. Zampella                                                                                                          










Nessun commento:

Posta un commento