sabato 1 ottobre 2011

Napolitano a Napoli

Venerdi 30 settembre scorso, il Presidente Napolitano ha pensato come atto dovuto una breve visita alla sua citta',  in occasione del 150° anniversario dell'unita' d'Italia. Sceso dal treno ha percorso i trecento metri che lo separavano da me, fra applausi, qualche urlo. Evento inaspettato, per me, viaggiatore stanco, e la curiosita' giornalistica di porgli un quesito ha scatenato un vortice mentale, in cui ogni suo passo era ripreso in rallenty, e il tempo dilatato mi permetteva di elaborare le domande a cui vorrei risposta, secondo dopo secondo, sempre piu' fitte.
Buon Giorno Presidente, quanto Napoli conta nel collame nazionale che tiene l'Italia ancora insieme ? E le rivendicazioni secessioniste della Lega, hanno riferimenti voluti a questa citta' ? La situazione politica di stallo, riflette o no l'impotenza delle nostre istituzioni, magistratura compresa, e quindi una democrazia violata nella sua essenza ?  La Chiesa lancia segnali d'allarme molto seri, anche contrapposti, pensa che sia legittimo il suo intervento ? Scusi Presidente, so che ha fretta, so che andra' al monumento di Garibaldi, ritiene che il grande condottiero sia mai stato scettico sulla portata dell'impresa a cui era chiamato ?  Secondo Lei il mondo intero, allo stato attuale, e' in fase di progresso o di regresso ?  Grazie Presidente, felice permanenza a Napoli.
Napolitano sfila sotto i miei occhi,  il tempo di un "click" fotografico, il tempo di un rigurgito d'emozione, in cui quella figura mi rappresenta, con il suo impegno sempre piu' vivo e presente, al richiamo di quei principi in cui credo ancora, malgrado tutto, per non affondare nella melma del qualunquismo. Scusi Presidente, in che pianeta viviamo ?
Mercatale, 01 ottobre 2011 h. 04.20 pm.








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