sabato 23 febbraio 2013

Un Mondo a Parte 2

I vescovi tedeschi approvano l’uso della pillola abortiva del giorno dopo, ma 
solo nei casi particolari in cui la donna sia stata oggetto di violenza sessuale 
ed escludendo ogni altro tipo di intervento che riguarda l’interruzione di 
gravidanza, ovvero la soppressione di ovuli gia’ fecondati. Cosi’ si esprime 
la CEI in Germania, in uno dei momenti piu’ illuminati che la Chiesa affronta 
nel corso di questo terzo millennio. Parrebbe una concessione di grande apertura
mentale, di vedute tutto sommato al passo con i tempi, ma in pratica restano troppe
le problematiche da affrontare per una Chiesa che vuole apparire moderna nel 
contesto futurista gia’ in atto. L’utilizzo dei contraccettivi, ad esempio, rimane 
confinato nel tabu’ del pregiudizio, persino quando il suo sdoganamento potrebbe 
di molto ridurre i rischi legati alla trasmissione di malattie infettive e quindi migliorare
il grado di benessere generale. Il progresso in seno alle religioni, marcia purtroppo 
con velocita’ troppo inferiori al reale sviluppo mentale collettivo, e non c’e’ competizione
ne’ nuovi campi da arare, in virtu’ di un atteggiamento ancorato agli stili medievali 
della storia. E’ proprio questo che facilita l’insorgenza della crisi spirituale in funzione 
di una piu’ o meno ipocrita adesione a questa o quella religione. Forse Joseph Ratzinger 
lo hacapito bene.
Guidonia, 22 febbraio 2013 h. 09.14 am. Mario R. Zampella











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