SONO INNOCENTE, SONO INNOCENTE. Questa la patetica reazione di un uomo
che pochi giorni prima di essere condannato in via definitiva per frode fiscale,
implicitamente si dichiarava colpevole di aver evaso imposte sul reddito per un
importo infimo rispetto alle somme complessivamente versate. E la manifestazione
organizzata a Roma, a cui hanno partecipato sostenitori giunti da tutt’Italia, ha
rappresentato il vero disconoscimento dell’impianto democratico su cui basa le
sue fondamenta il nostro Paese, ovvero potere legilativo, esecutivo e giudiziario.
L’imposizione tributaria disciplinata dalla Costituzione Italiana non prevede
eccezioni di sorta per la contribuzione sociale alla spesa pubblica e ogni pena
viene comminata in relazione all’entita’ del danno procurato ed alla personalita’
del soggetto che lo procura. Il Sig. Silvio Berlusconi, noto magnate internazionale,
non aveva certo necessita’ dei pochi spiccioli risparmiati ideando l’acquisto lievitato
fittiziamente dei diritti cinematografici acquisiti, creando fondi neri per svariati
milioni di euro, e frodando conseguentemente il fisco italiano. E’ un comportamento
conosciuto ed applicato da buona parte dei contribuenti italiani ma la punizione
“divina” ha colpito il barone dei “media” in quanto rappresentante politico di una
fetta importante dell’elettorato italiano, nonche’ ex primo ministro, carica istituzionale
il cui onore di espletare appartiene, si, a chi rappresenta la maggior parte dell’elettorato,
ma non certo ai delinquenti, occasionali o abituali che siano. E commuove non poco la
patetica arrampicata al vetro di una grazia inconcedibile, ancor prima che la condanna
abbia avuto inizio. Il Sig. Silvio Berlusconi forse non mollera’, forse continuera’ ad urlare
e sbraitare la sua innocenza e a denunciare il complotto organizzato ai suoi danni, forse
dara’ vita ad una nuova forza politica che accogliera’ in se’ malfattori e antistatalisti,
forse, forse, chiuso in una gabbia chiamata Italia, tentera’ di occuparla con la forza, la
tracotanza e l’arroganza che l’hanno sempre distinto. Amerei vederlo piangere.
Domenica 04 agosto 2013 h. 11.30 pm. Mario R. Zampella
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