giovedì 20 dicembre 2012

Vecchie Promesse, Vecchie Premesse

“Con quale coraggio ” …… queste le parole pronunciate da Claudio Sardo a 
Berlusconi nel confronto di ieri a “Porta a Porta”, nel suo rientro in TV, in 
vista delle ormai prossime elezioni politiche, a cui l’ex premier presentera’ 
nuovamente la sua candidatura. Dopo dieci anni in cui il volto dell’Italia si e’
modificato radicalmente, per il bene stesso del paese, e’ indispensabile, come 
egli sostiene, la sua presenza modellata dall’esperienza di un imprenditore che 
si e’ fatto da se. La materia del contendere naturalmente e’ stata l’economia, 
dove Berlusconi ha piu’ volte confermato con insistenza il risultato positivo 
senza precedenti ottenuto durante il periodo che l’ha visto a capo del governo. 
Argomento strettamente legato alla sua formazione di operatore finanziario, le 
cui sostanze patrimoniali risultano essere ancora di provenienza dubbia, se non 
per certo taluni contributi di grande entita’ da parte di una fantomatica finanziaria 
svizzera. Ed ancora una volta il suo slogan preferito, come anche Benigni la
sera prima ha rimarcato, e’ la promessa dell’abolizione dell’IMU, in quanto la 
prima casa e’ un bene intoccabile dal punto di vista della tassazione. Anche l’ICI 
sulla prima abitazione, la vecchia imposta sugli immobili, derivata all’abolizione 
dell’ILOR, fu abrogata nel periodo della sua legislatura, producendo conseguenze 
incalcolabili ai bilanci comunali, rimasti a secco e costretti a capriole mirabolanti.
I fondamenti dell’esenzione dell’imposta sugli immobili destinati alla residenza 
principale sono di certo sacrosanti, ma il contesto e’ decisamente diverso dai paesi 
europei dove appunto la prima casa non e’ oggetto di prelievo fiscale. Questa volta, 
la copertura di bilancio, che vedrebbe favorire i possessori della abitazione principale, 
sarebbe realizzata con prelievi paralleli nei settori dei “giochi pubblici”, quali lotterie 
e premi, in quello dei tabacchi, precisamente sulle accise, ed in minor consistenza, 
su tasse d’imbarco sugli aeromobili e sulle aziende beneficiarie di finanziamenti il cui
destino e’ puntualmente dirottato verso altri scopi. Quindi, nell’intento di proteggere 
una classe media ormai impoverita, Silvio Berlusconi andrebbe a sostituire il prelievo 
fiscale derivante dall’imposta comunale sulla prima abitazione, colpendo la medesima 
classe sociale, se non quella immediatamente al di sotto di quella soglia. Si sa che i 
proventi dei “giochi pubblici” e dei tabacchi provengono esattamente dai ceti poveri, 
che tentano la fortuna sempre piu’, per imprimere una svolta alla propria vita, e che 
annegano le proprie amarezze ed insoddisfazioni nella dipendenza dal tabacco. La 
politica di remunerazione finanziaria anziche’ migliorare, assicurando un gettito
proveniente dalle fascie di reddito alto, colpirebbe per lo piu’ povera gente gia’ 
costretta a sbarcare il lunario. Eppure la testardaggine di un individuo che e’ convinto
di operare per il bene del paese e’ piu’ incisiva e determinata di qualsiasi ragionamento 
razionale e deterministico. Per nondiscutere dell’anomalia, forse presente solo in 
qualche altra nazione del globo, in cui l’Italia sarebbe governata da un soggetto
condannato a quattro anni di reclusione per frode fiscale.”Puoi ingannare qualcuno 
ogni tanto, non tutti ogni volta” disse Lincoln a tale proposito.
Guidonia, 19 dicembre 2012 h. 08.54 am. Mario R. Zampella









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