martedì 12 luglio 2011

Ora Come Allora

Quanti illusionisti in questo mondo. Illusionisti quei diplomatici i quali, soltanto perche’ prendono grandi arie, lasciano capire che fanno grandi cose.Illusionisti quei politicanti i quali, come cantava Figaro, fingono di ignorare quel che sanno e di sapere quel che ignorano, si chiudono a doppie porte per meditare sul giornale, si atteggiano a profondi quando non sono che vuoti, pagano deitraditori o intercettano delle lettere, cercando poi di nascondere le bassezze dei mezzi sotto la nobilta’ dei fini.Illusionisti quegli strateghi da salotto e di redazione, i quali si dicono soldati perche’ hanno sempre vissuto lontano dal fronte.Illusionisti quei censori governativi i quali credono di sopprimere i fatti perche’ ne imbiancano l’espressione.Illusionisti quegli imbottitori di crani, i quali gridano che tutto va bene, anche quando gli affari vanno male.  Illusionisti quei mercanti di sciovinismo, i quali si battono eroicamente nelle trincee del piu’ sicuro retrofronte e poi dicono noi parlando dei veri soldati.Illusionisti quei reazionari democratici i quali credono di sopprimere l’azione socialista  con un decreto legge e somigliano a quel mentecatto che s’illudeva di punire il mare frustandolo. (Ma se sul palcoscenico si affollano gli illusionisti, in platea gli illusi diminuiscono. E dal loggione socialista si sorride.) Dalla raccolta di scritti di Antonio Gramsci “La Citta’ futura. Scritti 1917-1918″ Ed. Einaudi.Ischia, 11 luglio 2011 h. 5.47 pm. Mario R. Zampella













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