sabato 26 ottobre 2019

COMPUTER QUANTISTICI.


La via, a quanto si dice, al computer quantistico e' giunta ad una definizione di massima che rappresenta la prima pietra posta in essere in tale campo. La competizione per tagliare il traguardo dei computer quantistici, da' per vittoriosa la realizzazione completa, ma ancora da raffinare, di un computer ideato da Google di Larry Page & Co. Si tratta di una diavoleria informatica capace di elaborare simultaneamente cio' che le piattaforme tradizionali computazionali sono obbligate a rispettare ovvero  il dualismo  0 o  1. In sostanza  0 e 1, nella fisica quantistica, risultano sovrapposti, quindi simultanei allo stesso evento. Se un elaboratore tradizionale deve sviluppare calcoli o tracciare simulazioni, non puo' trascendere dall'alternativita' di due condizioni possibili, nelle sue istruzioni.  Al contrario, l'eleboratore quantistico  gestisce le due possibilita' in tempo reale e non alternativamente. Cio' da' luogo ad una potenza e velocita' di calcolo inimmaginabili. Basti dire che la Google ha sostenuto di aver affidato un calcolo matematico alla sua nuova creatura, che e' stato processato nel giro di tre minuti e venti secondi, quando per esempio l'IBM, afferma che lo stesso calcolo effettuato da una potentissima macchina propria, ha impiegato due giorni e mezzo. Le applicazioni future, in vista di tale innovativa rivoluzione informatica, sono del tutto estranee alla nostra realta' quotidiana. Per citare un esempio, un computer quantistico avrebbe le potenzialita' adeguate ad implementare un sistema di teletrasporto. Come persino la gestione del tempo. Viaggiare nel passato o nel futuro potrebbe rivelarsi possibile alla luce delle nuove tecnologie. La materia comune, in ambito quantistico, riveste due aspetti dei quali solo uno risulta' visibile e reale ai nostri occhi, quello particellare. L'altro aspetto, quello ondulatorio, e' possibile riprodurlo esclusivamente in minime entita' e per brevissimi periodi, in laboratori altamente specializzati.  Cio' che un processore quantistico potrebbe realizzare, vista la sua altissima precisione, velocita’  ed attendibilita', si traduce appunto nella ipotetica possibilita' di trasformare la natura particellare della materia in natura ondulatoria, e perche' no, eventualmente in energia pura, vista l'equazione einsteniana che parifica massa ed energia. E' molto probabile che non saremo mai testimoni di tale rivoluzione tecnologica, ma se avverra', e su questo nutro un certo ottimismo, i mali del mondo spariranno, e con loro forse anche la terra.
Mario R. Zampella 26.10.2019

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