Suona inquietante la notizia secondo cui nove aziende su dieci confiscate
alla mafia, falliscono inesorabilmente, asfissiate da una sorta di “fatwa”
mafiosa che con la complicita’ di tutti gli pseudo infiltrati nella Pubblica
Amministrazione e la compattezza di una clientela “aficionados” riesce
nove volte su dieci a rendere impossibile la prosecuzione economica di un
impresa sequestrata.
Una rappresaglia stile tempi di guerra, da cui emerge chiaramente quanto
l’Italia sia immersa in incultura che attinge nutrimento da fatti e contesti
criminali. Si tratta di una mentalita’ che include una vasta complicita’,
capillarmente sottile e ramificata, che trova agganci sempre e ovunque,
perche’ la minaccia e’ rappresentata dalla perdita della serenita’.
Guerra, appunto, fra italiani ed i ‘taliani.
Allargando il campo della visione il fenomeno diviene macroscopico a tal
punto che lascia riflettere persino la recente minaccia sferrata dall’IS
(Stato Islamico) alla citta’ di Roma ed in particolare alle donne.
“Al Queda”ai tempi in cui il Primo Ministro italiano era Silvio Berlusconi,
colpi’ gli USA, l’Inghilterra, la Spagna ma non giunse mai nemmeno a
minacciare la sicurezza italiana. In fondo l’Universo e’ solo matematica.
Mario R. Zampella 23 settembre 2014 h. 5.16 pm.
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