Siamo al dunque sul decreto anticorruzione. La partita si inasprisce ed il Presidente
Napolitano richiama all’ordine la politica, invitandola a svolgere il ruolo chiave che
le compete. Nessun partito che si rispetti dovrebbe trovarsi nella necesssita’ di
ostacolare il varo di un decreto cosi’ importante. Eppure dalle fila del PDL e’ chiaro
l’intento di guadagnare tempo affinche’ le nuove norme si allineino in parallelo ai
temi delle intercettazioni e della responsabilita’ civile dei giudici. Temi peraltro non
direttamente connessi al fenomeno degradante della corruzione. Sembrerebbe un
patteggiamento compensativo, partite di bilancio che, in fin dei conti, si annullano
a vicenda. La corruzione e’ argomento atavico, e trova riscontro nello strapotere
che via via il sistema economico capitalista ha acquisito nel corso dei secoli,
nell’imposizione di stili e modelli di vita sociale a cui l’individuo gradualmente si e’
assuefatto, perche’ cosi’ fan tutti, e nella subdola convinzione che l’eventuale danno
prodotto alla collettivita’ sia di entita’ trascurabile. A lungo andare il Paese intero
ha subito un mutamento radicale, in cui legalita’ e illegalita’ assumono quasi lo stesso
significato, a danno dei pochi che ancora resistono per ferrea fedelta’ ai propri principi
interiori. Un decreto potrebbe si arginare il fenomeno ma parzialmente, dal momento
che lo strumento repressivo solitamente rappresenta il biglietto d’invito alla trasgressione.
Ogni cosa ha il suo prezzo, ma un piatto di lenticchie oggi e’ reperibile facilmente alla
Caritas. La frenetica ricerca del benessere non contempla gentilezze e galanterie, essa
corre spedita sul proprio binario, poco attenta al panorama che la circonda, e soprattutto
certa che il benessere materiale possa automaticamente garantire quello morale. Il tempo
che scorre veloce afferma sempre piu’ la priorita’ di una vita decente a tutti i costi
piuttosto che un’esistenza ai margini, seppure con la coscienza pulita. La coscienza,
entita’ che preti e psicologi spesso tirano in ballo per convertire i propri pazienti, ma
dopo qualche preghiera ed una terapia adatta, essa si rende da subito disponibile sul
mercato, al miglior offerente, per lo stesso piatto di lenticchie.
Guidonia, 30 settembre 2012 h. 12.48 am. Mario R. Zampella
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