Interessante l’esperimento in corso presso una piccola comunita’ palestinese della West Bank,
nella cittadina di Allar, dove il sindaco in carica Sufian Shadid, insieme ai suoi consiglieri,
hanno pensato bene di affidare le redini del potere a giovani teen agers, per il periodo di
due mesi, i quali godranno dei poteri di decisione e ratifica, fatti salvi i consigli che gli
adulti dietro le quinte potranno dispensare. La materia finanziaria e’ esclusa da tale sperimentazione, nel senso che restera’ esclusivo appannaggio dell’establishement, ma,
come spiega il Guardian, il periodo di rodaggio avra’ come scopo il duplice intento di
formare le nuove leve in ambito politico e probabilmente di risciaquare le incrostazioni
presenti in ogni casta politica, restituendo fiducia all’elettorato sempre piu’ scettico sui
giochi di potere. E’ un’idea encomiabile, gia’ attuata in via limitata in Italia, quando intere scolaresche hanno partecipato alle discussioni parlamentari, fornendo delle volte nuovi
spunti o riflessioni su cio’ che realmente costituisce materia di approfondimento sociale. Bashaer Othman, il nuovo sindaco di Allar e’ una ragazzina di quindici anni, e riveste
un ruolo di potere decisionale davvero inconsueto per la sua giovane eta’. Al di la’
della soglia che stabilisce il confine fra maggiore e minore eta’, la partecipazione
sociale e’ data dall’insieme di esigenze, necessita’ e quant’altro ogni individuo ,
cittadino, manifesti quale imprescindibile condizione per la pacifica convivenza.
Brava Bashaer.
S. Felice al Circeo, 22 agosto 2012 h. 16.37 Mario R. Zampella
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