Di seguito, l'estratto da l'Unita' del 24 maggio 1992, pag. 5, dove campeggia un articolo di Fabio Inwinkl.
[...] Emanuele Macaluso: «Il potere mafioso ha detto ancora una volta con questo assassinio che e' stato in grado di colpire i punti piu' alti dello Stato. Falcone aveva esposto con chiarezza e lucidita' le sue opinioni, in un quadro politico e con forze di governo che pero' non erano in grado di attuarle con coerenza. Per le sue posizioni era stato attaccato, non solo dal fronte mafioso. Negli ultimi tempi - aggiunge - era stata condotta nei suoi confronti una campagna al limite della denigrazione. E sappiamo bene che la mafia sa scegliere i momenti in cui un magistrato, un uomo politico, un funzionario dello Stato e' piu' isolato.
» Carmine Mancuso parla di «strage orrenda concepita da quelle forze interne e esterne che sin dallo sbarco degli americani in Sicilia, hanno sempre usato la mafia come copertura.»
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